4 consigli per raggiungere la parità retributiva di genere in azienda

La Giornata europea della parità retributiva cade a metà novembre e segna simbolicamente il momento in cui le donne smettono di guadagnare durante l'anno. In tutta l'UE, gli uomini guadagnano il 12,7% in più, pari a 1,5 mesi di stipendio. La vostra azienda è in linea con la media? Secondo la direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni dell'UE, questa informazione è ormai un obbligo per molte organizzazioni. La disuguaglianza retributiva fa sì che l'esperienza dei dipendenti e la crescita dell'azienda ne risentano. Come si fa dunque a ridurre il divario? Abbiamo chiesto al nostro CPO, Bruce Fecheyr-Lippens , di condividere i suoi consigli.

Secondo Bruce, "la conformità è solo una delle ragioni per lavorare sulla parità di retribuzione. Se si vogliono prendere le migliori decisioni possibili in qualsiasi settore aziendale, bisogna assicurarsi di avere un gruppo eterogeneo di persone nella stanza. È l'unico modo per fare scelte intelligenti, che si tratti della scelta di un fornitore, della stesura di un contratto o dello sviluppo di una campagna di marketing: dovete raccogliere e sfruttare tutte le prospettive che voi stessi potreste perdere. E per essere un'azienda che attrae persone di ogni genere, è necessario trattarle tutte in modo assolutamente equo. La retribuzione è solo una componente di questo aspetto, ma è fondamentale. Se la parità di retribuzione non è una priorità nella vostra lista di cose da fare, non riuscirete mai a raggiungere i vostri obiettivi aziendali".

Quando abbiamo chiesto a Bruce come iniziare, ci ha risposto: "Come prima cosa, è necessario avere una panoramica chiara di quanto esattamente tutti guadagnino, organizzata in un set di dati da cui si possa imparare qualcosa. Se non si hanno i dati, ci si limita a conversazioni filosofiche ed è impossibile agire. Il fornitore di buste paga competente dovrebbe essere in grado di generare i dati di cui avete bisogno e di supportarvi nell'utilizzo dell'analisi dei dati per comprendere l'entità del vostro divario retributivo di genere e il suo confronto con la media dei Paesi in cui operate. L'analisi delle paghe può anche darvi una visione chiara di quali dipendenti guadagnino insolitamente di più o di meno rispetto ad altri, e dove si collochi lo stipendio di una persona rispetto alla media del suo ruolo, in modo da poter rendere le retribuzioni più eque in più di un modo."

Una semplice analisi del divario retributivo è un ottimo punto di partenza, ma secondo Bruce è solo l'inizio: "Raggiungere una vera equità retributiva significa parità di retribuzione per tutte le minoranze, non è solo una questione di genere. Molte aziende devono anche considerare i benefit in natura che i dipendenti scelgono con un sacrificio salariale. Dal momento che ogni dipendente è unico, il raggiungimento della parità retributiva è un processo in continua evoluzione e può rappresentare una grande sfida. Tuttavia, un numero crescente di fornitori di servizi HR offre ora un'analisi dell'equità retributiva, utilizzando sofisticati modelli analitici per aiutarvi a identificare e quindi a risolvere eventuali disuguaglianze".

Bruce è un gran sostenitore del potere della trasparenza e afferma: "So che la trasparenza salariale può essere un argomento delicato, e che se doveste rendere pubblici tutti gli stipendi della vostra azienda, in questo momento, potrebbe essere uno shock. Ma la trasparenza totale delle retribuzioni è un obiettivo da perseguire se non si vuole rimanere indietro: è il futuro del mondo del lavoro e inizia con la leadership. Coloro che sono ai vertici dovrebbero modellare una cultura di trasparenza retributiva a favore di tutti, assicurandosi che i dipendenti sappiano che è bene parlare di quanto guadagnano. Probabilmente all'inizio non ci si sentirà a proprio agio, ma fa tutto parte della continua evoluzione che i leader delle risorse umane devono abbracciare se vogliamo continuare ad attrarre i migliori talenti e sostenere la crescita del business".